domenica 21 febbraio 2010

Tango per Cthulhu






Il quarto capitolo del romanzo di Ernesto Sàbato Sopra eroi e tombe si intitola Rapporto sui ciechi (Informe sobre ciegos: tra breve torneremo sul titolo spagnolo).
E' uno straordinario tour de force che si può leggere anche separatamente dal romanzo (si può, ma non si dovrebbe: il libro intero è meraviglioso); e infatti l'autore lo pubblicò anche in forma autonoma.

"Informe sobre ciegos": già nel doppio significato della prima parola del titolo, che in spagnolo vale appunto "rapporto", "relazione", ma vale anche, come aggettivo, il corrispondente italiano "informe", "senza forma definita" il testo appare, nella sua compattezza adamantina di discesa all'inferno, un frammento di un gigantesco poema gnostico e paranoide, disilluso e demoniaco, scritto da un Céline che per incanto si trasforma in Lovecraft, o viceversa. E del resto i grandi Maudits della letteratura visionaria statunitense hanno nutrito come un fiume carsico l'immaginario latino americano e bonairense nella fattispecie: Julio Cortazar scrisse una bella Vita di Edgar Allan Poe -primo tassello di una lunga dedizione all'autore di Gordon Pym- e Jorge Luis Borges fece un metafisico pastiche lovecraftiano nel racconto There are more things, da Il libro di sabbia, ad esempio. E dunque non stupisce che uno dei più fedeli e bei fumetti tratto da un opera letteraria sia I miti di Cthulhu, versione grafica del ciclo di Howard Philips Lovecraft realizzata dall'argentino Alberto Breccia. In quelle pagine il demiurgo che ha dato vita agli irrappresentabili Cthulhu e Nyarlatothep, il cantore del "caos Strisciante", il profeta dell'Apocalisse INFORME (per l'appunto) che ci aspetta nella biblioteca della Miskatonic University o in agguato tra vicoli di Arkham e Innsmouth, trova per la prima e unica volta un sarto capace di cucire la stoffa dei dei suoi incubi (we are the stuff nightmares are made of...).




Nel testo di Sàbato Lovecraft ritorna, eco fonda e e opprimente che si fonde con quelle di Arthur Machen e William Hope Hodgson. E quella materia figurativa ribollente, incandescente, scabra e sperimentale che "informa" la pagina dei racconti di Cthulhu discendendo in linea retta da una tradizione nera e visionaria che prende le mosse da Piranesi e passa sicuramente per Goya, Redon, Alfred Kubin e Francis Bacon -quella materia, e quella tecnicaBreccia le mise a punto per un progetto che consisteva proprio in una versione a fumetti del Rapporto sui ciechi, che (pare) per l'intransigenza dello scrittore ha visto la luce solo negli anni 90.



Nota uno, a proposito di Céline, Houellebecq e Lovecraft: il più Cèliniano degli autori francesi di oggi, Michel Houellebecq, da giovane ha scritto un meraviglioso libretto che si intitola: H. P. Lovecraft. Contre le monde, contre la vie.

Nota due, a proposito di Bruce Chatwin e Ernesto Sabato: Il capitolo 52 di In patagonia, uno dei più suggestivi, racconta la storia della terribile setta della Brujeria, che "ha lo scopo di far del male alla gente comune. Nessuno sa con precisione dove si trovi il suo quartier generale". E' una filiazione quasi palmare della setta dei ciechi che nel libro di Sàbato affronta e distrugge Ferdinando Vidàl Olmos.

martedì 2 febbraio 2010

Bettino Chi????

 
Wordscape!!!
Grazie al misterioso Alberto (???) o Alessandro (???) o chi altro che ha scattato e tanti anni fa mi ha regalato questa foto. Se  vedi questo post, get in touch.